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Tordiruta

Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Passito


Vigneti: vigna Novali, Castelplanio.
Vitigno: Verdicchio.
Vinificazione: appassimento su graticci con muffa nobile. Fermentazione e maturazione in barrique.


Annata: 2017
€ 38,00

Disponibilità: Disponibile

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Verdicchio dei Castelli di Jesi Denominazione di Origine Controllata Passito

Vigneti

Regione viticola: Marche, provincia di Ancona.
Ubicazione: nel comune di Castelplanio, Contrada Piagge Novali.
Età: varie, da 7 a 35 anni.
Suolo: molto profondo con presenza di pietra e prevalenza di sabbie e argille del Plio-Pleistocene e Miocene con tendenza al calcareo.
Esposizione ed altitudine: Sud-est, Sud-Ovest e Nord-Ovest a 300-350 m.

Vitigni e coltivazione

Uve: 100% Verdicchio.
Sistema d'allevamento: capovolto e doppio guyot.
Densità d'impianto: 1.700-3.500 ceppi per ha.
Resa per ettaro: 70 q d'uva con sistema di potatura a ridotto carico di gemme per pianta, permettendo così l'accumulo di sostanze elaborate in pochi grappoli per vite.

Vinificazione

Raccolta: le uve a maturazione tardiva sono vendemmiate manualmente, selezionando i grappoli migliori e messe ad appassire con muffa nobile su graticci per 3 mesi.
Vinificazione: la fermentazione avviene in barrique e dura circa un mese.
Maturazione: affinamento in barrique per 12 mesi, maturazione in bottiglia per un anno.

Note di degustazione

Alla vista: giallo oro brillante, di grande spessore e consistenza.
Al naso: meravigliose le sensazioni olfattive, di grande intensità e lunghissima persistenza. Dominano in ampiezza i sentori di agrumi canditi, frutti esotici ed eleganti aromi terziari speziati e floreali.
Al gusto: notevole è l'impatto. Nella grande sapidità si fondono le percezioni candite, leggermente caramellate e speziate di un intelligente uso delle barrique che esalta le essenze delle muffe nobili. Grande morbidezza, perfetto equilibrio, eccezionale armonia di tutte le componenti.

Evoluzione

Nessun dubbio e problema nella continua evoluzione di questa quintessenza dell'enologia italiana. Conservatelo con cura ed intelligenza nella vostra cantina per scoprire, anche fra un decennio, l'imponente crescita di questo straordinario e celebrato vino.

Abbinamenti

Non sprecatelo sui dolcetti della pasticceria sotto casa. Il Tordiruta ha stoffa e merita attenzioni maggiori: grandi formaggi erborinati (Gorgonzola, Roqueford, Blu Stilton, Fossa di Talamello), magari serviti con pere Williams o Abate o Decane mature, fresche o ancor meglio cotte in un pò dello stesso vino, acqua e poco zucchero, con una pennellata di miele di castagno, o lonzino di fichi marchigiano, o mostarda di frutta mantovana. I vertici della goduria si raggiungono con fegato grasso d'oca, petto d'anatra e Canard all'orange.

Temperatura servizio

14° C.

Dati

Alcool: 13% vol.


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